Isole di Istanbul

Chiamate in turco Kizil Adalar, sono nove isole del mar di Marinara a una ventina di chilometri a sud-est di Ístanbul. Un tempo erano note col nome di Panadanisia, "isole dei sacerdoti", per i molteplici conventi che vi spuntavano, alcuni dei quali sono superstiti all'avvento dell'impero ottomano. Interessanti per la posizione geografico e per l'ambiente naturale, rammentano lo splendore e gli intrighi della corte bizantina. La denominazione attuale, in fatti, ricorda che in passato servirono come luogo di ritiro ai principi bizantini durante il basso impero. Una visita riveste rilevanti motivi di interesse tanto dal punto di vista naturalistico che da quello delle testimonianze storico artistiche. Si raggiungono in traghetto o in aliscafo, con partenza da Kabatas o Eminónù.
Kinali.
Chiamata in passato Proti, ha una superficie poco più ampia di I km quadrato. E formata da un piccolo massiccio montuoso, che a ovest dà origine a falesie rocciose di colore rosso, mentre a nord digrada con un dolce declivio erboso. In epoca bizantina vi spuntavano tre conventi, in cui furono relegati vari principi e persino regnanti.
Burgaz
Questo isolotto ha una su-perficie 1.5 km quadrati ed è ricoperto da folti boschi di pini. Vi sorgono due monasteri greci: quello della Trasfigurazione, rifabbricato nel 1869 sulle rovine di un antico convento, e quello di S. Giorgio, posto nel punto più alto dell'isola, da cui si gode un bel panorama sull'arcipelago.
Heybeli.
È l'antica Chalkitis, che prendeva nome dalle ricche miniere di rame che vi si trovavano un tempo. Presenta una superficie di 2.5 km quadrati. Sulla collina settentrionale che sovrasta la città si trova
il convento della SS. Trinità, fondato nell'857 e più volte riedificato. Da segnalare, sulla costa orientale, all'interno dell'edificio dell'Accademia Navale, la chiesa della Theotokos, innalzata nel XIV secolo per volere dell'imperatore Giovanni V Paleologo e di sua moglie Maria Comnena, e che rappresenta senza dubbio uno dei monumenti più importanti delle isole dei Principi nonché uno dei meglio mantenuti.
Biiyúk Ada.
È la più rilevante delle isole dei Principi e arriva un'estensione di oltre 5 km quadrati. Presso l'imbarcadero sono trovabili numerose carrozzelle che concedono di fare un piacevole giro dell'isola. Incamminandosi sulla collina, dopo aver attraversato il quartiere più importante della città e bei vigneti e uliveti, si arriva al monastero del Cristo, detto anche della Trasfigurazione. Fu innalzato nel 1597, con ogni possibilità sul sito di un convento più antico. Tornando sulla strada maggiore e continuando il giro dell'isola, si arriva al belvedere dal quale si domina la costa con uno splendido panorama sulla vicina Heybeli. Attraversando una vallata e superando il colle di Birlik, dopo circa un quarto d'ora di cammino, si arriva il convento di S. Giorgio, che sorge sul sito di un precedente monastero del quale restano tre piccole cappelle.

 

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