Vacanze a Londra: hotel, voli aerei, informazioni


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A Londra non è semplice caratterizzare con precisione il centro, frutto dell'agglomerazione di decine d'abitatí diversi. Se la City of London ne riproduce il cuore economico e finanziario, il perno politico e amministrativo invece indicato nel West End, che assunse tale funzione quando Enrico VIII confiscò all'arcivescovado di York la residenza di Whitehall, trasferendovi la propria corte.

Le vicende dei secoli successivi hanno plasmato su quello che una volta era il villaggio di Westminster, ingranditosi intorno all'abbazia voluta da Edoardo il Confessore nell'XI secolo, uno scenario architettonico che manca alle vestigia del periodo medievale inserti georgiani e monumentali insiemi d'epoca vittoriana, le cui forme neogotiche volevano commemorare la millenaria grandezza di una nazione che all'epoca enumerava alle proprie dipendenze il più grande impero della terra. E pensare che oggi a Westminster si discute se entrare o meno nell'area dell'euro..,
Escludendo il tempo essenziale per la visita dei monumenti, il giro pedonale del quartiere non richiede più di due ore
Trafalgar Square
Rammenta la battaglia navale combattuta nel 1805 presso la costa atlantica dell'Andalusia tra la flotta napoleonica e quella britannica, al comando dell'ammiraglio Horace Nelson. Questi, ucciso durante il combattimento, non poté assaggiare il proprio trionfo, ma la sua statua regge la piazza dai 44 m d'altezza della granitica Nelson's Column, alla cui base quattro rilievi fusi nel bronzo di cannoni francesi ricordano Trafalgar e le altre vittorie (ottenute dal grande uomo di mare.
I mastodontici leoni rannicchiati ai piedi della colonna furono uniti nel 1867, le due fontane nel 1939.
Il lato settentrionale della piazza è chiuso dal neoclassico costruzione della National Gallery, cui è stata unita nel 1990 la Sainsbury Wing sui lati est e ovest si affrontano la Canada House e la South Africa  House, moderna sede dell'ambasciata sudafricana. Ritrovarsi la sera di Capodanno in
Trafalgar Square è una delle tradizioni più amate dai londinesi che alla mezzanotte non rifiutano un un bagno propiziatorio nelle acque delle fontane.
St. Martin-in-the-Fields
L'attuale edificio, opera di James Gibbs è introdotto da un classicheggiante portico a colonne con torre cuspidata, ben inserito con gli altri edifici della piazza. L'interno, in stile italiano, è ripartito in tre navate da colonne corinzie; il soffitto reca interessanti decorazioni a stucco. La cripta, a cinque navate, accoglie i resti mortali del pittore satirico William Hogarth, del filosofo Francis Bacon.
Si consiglia di visitare la chiesa in occasione dei concerti (lunedì-venerdì ore 13.05 e 14, gio­vedì-sabato a pagamento, ore 18), eseguiti da una tra le più stimate orchestre da camera del mondo.
Charing Cross
Le distanze stradali del Regno Unito si misurano partendo dall'incrocio a sud di Trafalgar Square, detto così perché nel 1291 vi era stata collocata una croce commemorativa dell'ultima sosta del corteo funebre di Eleonora di Castiglia: una riproduzione ottocentesca del monumento è posta all'imbocco dello Strand, davanti alla stazione della metropolitana. La statua equestre di Carlo I Stuart risale al 1633.
Whitehall
È la strada dei palazzi del potere, costeggiata dalle sedi di ministeri e uffici governativi, costruite tra il XVIII secolo e i primi decenni del '900. Fa esclusione la Banqueting House unico ambiente superstite del palazzo che ha dato il nome alla via, elevato a residenza reale da Enrico VIII. Il salone, opera di Inigo Jones, tradisce nel suo misurato classicismo l'ispirazione ai modelli palladiani; i pannelli del soffitto furono dipinti da Pieter Paul Rubens, e una targa indica la porta attraverso la quale Carlo I venne portato verso il patibolo nel 1649. L'influenza del Palladio si riscontra anche nell'antistante Horse Guards, odierna sede del comando delle truppe territoriali, innalzata da William Kent tra il 1750 e il 1760. Un passaggio a volta dà entrata alla Horse Guards' Parade, vasta piazza aperta su St. James's Park, dove ogni anno si commemora il compleanno della regina con la grande parata militare detta Trooping the Colour.
Downing Street
Trasferendosi al N. I I della via, più adatto ad accogliere la sua numerosa famiglia, Tony Blair ha rotto la tradizione che dal 1752 voleva residenza del primo ministro l'attiguo N. 10, distinguibile per la severa facciata in mattoni d'epoca georgiana. Il N. 12, sede del Government Whip's Office, è l'unico edificio rimasto immutato dal secolo XVIII.
Parliament Street
È il nome che assume Whitehall una volta superato il Cenotaph in pietra di Portbnd, architettura commemorativa eretto in onore dei caduti della Prima guerra mondiale. In fondo alla via, i Dive Steps scendono nei sotterranei delle Cabinet War Rooms, grandi bunker adoperati tra il 1939 e il 1945 a quartier generale di Winston Churchill: per l'occasione vi furono ricavati un ospedale, un poligono di tiro, una mensa.
Parliament Square
Nel giardino al centro dello slargo, aperto dopo l'incendio che nel 1834 annientò il palazzo di Westminster, sono poste molteplici statue di statisti inglesi e americani, tra i quali si identifica facilmente Churchilh.
Il Westminster Bridge inaugurato nel 1750, fu riedificato tra il 1856 e il 1862: percorrendolo verso la sponda opposta del Tamigi si gode una bella veduta delle Houses of Parliament
The Houses of Parliament
Si è già delineato alla fine del palazzo di Westminster, residenza reale da Edoardo il Confessore a Enrico VIII, il cui successore Edoardo VI lo destinò a sede del Parlamento.
Le grandiose forme dell'edificio di oggi, frutto di un felice unione tra gli architetti Charles Barry e Augustus Pugin, dovevano commemorare la gloria presente e passata del Regno Unito, accontentando altresì il gusto d'epoca vittoriana per il revival del gotico. Sul lato ovest del palazzo, la Clock Tower è divenuta con l'appellativo di Big Ben, uno tra i simboli della capitale britannica.
All'estremità meridionale del complesso, all'inizio di Millbank, si eleva invece la massiccia Vittoria Tower, all'epoca della costruzione la più alta del mondo: l'archivio al suo interno conserva le leggi del Parlamento dal 1497. Varcata la St Stephen's Entrante, sulla sinistra si apre la bellissima Westminster Hall unica parte superstite del palazzo medievale.
La luce di due grandi finestre ne illumina la splendida volta a capriate in legno di quercia, aggiunta alla fine del XIV secolo. Dal lato destro della sala si scende nella St. Stephen's Cript, del 1292, con volte a nervature stellari e una profusione di dorature tipiche del gotico fiorito britannico.
Per visitare la House of Commons, riedificata dopo i bombardamenti del 1941, è necessario attraversare la St Stephen's Hall, l'ottagonale Centrai Lobby e il Commons' Corridor, in fondo al quale il Churchill Arch fu costruito con frammenti della Camera distrutta dai bombardamenti.
La House of Lords, cui dà accesso la Centrai Lobby, si presenta come un autentico tripudio di intagli, decorazioni, dorature, affreschi storici e allegorici, solenne pellame rosso.
Il trono sul quale siede la regina, all'estremità della sala, è oltrepassato da un'edicola neogotica in legno ornata di dorature e intagli. Proseguendo, la Prince's Chamber è ornata da una statua in marmo della regina Vittoria, sul soffitto accampano gli stemmi delle quattro entità che compongono il Regno Unito.
Nella successiva Queen's Robing Room la sovrana indossa i paramenti reali in occasione dell'apertura delle sessioni parlamentari; gli affreschi che la decorano raccontano la leggenda di re Artù.
Abbazia di Westminster
Posta tuttora sotto la diretta giurisdizione della corona, l'abbazia era stata innalzata pochi anni prima da Edoardo il Confessore: dopo la sua canonizzazione la chiesa divenne meta di pellegrinaggi, e nel 1245 Enrico III ne diede il rifacimento a un capomastro francese. I lavori, sospesi tre anni dopo il completamento del Feretory destinato ad accogliere le reliquie del Confessore (1269), ripresero intorno al 1376; la grande cappella absidale intitolata a Enrico VII fu aggiunta nel 1512, me­tre le torri dimostrano un intervento del 1735-40. Il fianco e il transetto settentrionali, oggetto di modificazioni alla fine del XIX secolo, sono scanditi da snelli contrafforti cuspidati, che coprono gli archi rampanti; la testata tripartita del transetto, aperta in basso da profondi strombi, reca nella parte superiore una bellissima rosa coronata da cuspide a trafori.
Varcato l'ingresso, balza subito all'occhio l'impressionante altezza della navata centrale, che assegna allo spazio un forte slancio verticale. La prospettiva delle arcate su pilastri a fascio, in marmo nero di Purbeck, è fermata dal coro, dalle bifore della nisti della storia britannica hanno trovato sepoltura o celebrazione nella chiesa, tra i quali Winston Churchill e l'esploratore David Livingstone. All'inizio della navata destra, la St George's Chapel è intitolata ai caduti delle guerre mondiali; dal primo pilastro pende un ritratto di re Riccardo II, il più antico di un monarca britannico. Al di là dell'elaborato tramezzo neogotico che separa la navata dal coro appare il presbiterio, dove da quasi un millennio vengono incoronati i sovrani inglesi: si notino lo splendente pavimento a mosaico e il trittico del pittore fiorentino Bicci di Lorenzo (XV secolo) sopra la tomba di Anna di Clèves, quarta moglie di Enrico VIII, nonché i tre sepolcri a baldacchino dei Lancaster.
Il transetto sinistro, modificato tra il XVIII e il XIX secolo, è detto Statesmen's Aisle, perché vi riposano o vi sono rammentati i capi di governo dell'800. Il deambulatorio, fiancheggiato da cappelle funerarie, guida i visitatori verso la Chapel of Henry VII, chiusa da volte con magnifici rameggi a ventaglio: dietro l'altare, sul quale poggia una bella Madonna col Bambino di Bartolomeo Vivarini, una cancellata in bronzo protegge la tomba di Enrico VII e della moglie Elisabetta di York , capolavoro Pietro Torrigiani. Sulla sinistra, una scala sale alla Queen FJ¢abeth Chapel, navatella sinistra della cappella di Enrico VII. Al centro è posta la tomba monumentale di Elisabetta I e di Maria I, Sul lato opposto della sala, davanti a un dossale di pietra dell'XI secolo con scene dalla vita del santo, è posto il trono gotico usato per le incoronazioni;tutt'intorno si allineano le tombe gotiche dei re Piantageneti e delle loro consorti. Prima di visitare gli ambienti conventuali, vale la pena di camminare il transetto destro fino alla testata, chiamata Poets' Corner perché vi furono sepolti per primi Geoffrey Chaucer ed Edmund Spencer, via via seguiti da altri letterati illustri come John Dryden, Ben Jonson, Charles Dickens, Robert Browning, Rudyard Kipling, Thomas Hardy.
I preziosi affreschi sul muro sud risalgono alla fine del XIII secolo. In fondo alla navata destra, I'Abbot's Pew porta al chiostro principale, la cui ala est del chiostro dà ingresso alla splendida, ambiente duecentesco a pianta ottagonale con grandi polifore a rischiarare gli affreschi dell'Apocalisse e l'unico pilastro alzato a sostenere la volta. Sul lato est del Great Gloister si aprono anche la Pix Chamber, così detta perché conservava la pisside con i campioni d'oro e argento delle monete; e il Norman Undercroft, dove il Westminster Abbey Museum ripercorre la storia dell'abbazia.
Il Little Goister, con arcate del XVII secolo e appariscenti rifacimenti postbellici, conserva la tomba dell'unico italiano sepolto a Westminster, il compositore romano Muzio Clementi. Frutto della ricostruzione postbellica sono anche le costruzioni del Deanery, sul lato ovest del Great Cloister: alle loro spalle, la trecentesca Jerusalem Chamber.
Jewel Tower
Visita a pagamento, aprile-settembre ore 10-I8; ottobre ore 10-17; novembre-marzo ore 10-16. Edificata sotto Enrico III per conservare il tesoro dell'abbazia, fu adoperata dal 1621 al 1628 come archivio dei documenti della Camera dei Lord. Oggi vi ha dimora un museo dedicato alla storia dei palazzi di Westminster che espone, accanto ai reperti archeologici dell'area, i disegni originali di Barry e Pugin.
Millbank
Il nome del lungofiume ricorda il mulino demolito all'inizio del XVII secolo. Sul Tamigi vigila dall'alto dei suoi 118 m la Millbank Tower, con pianta a trifoglio e pareti a vetrate concave; il palazzo seguente, dalle forme classicheggianti, è sede della Tate Gallery. 

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