Museo Maritim (Drassanes) a Barcellona

Al centro di questo museo è stato riproposto il veliero che nel 1570 era un grande galeone che trasportava fino a 400 passeggeri e fungeva da nave ammiraglia per Don Juan d'Austria, durante la Battaglia di Lepanto nel 1571. Molto importante nell'arte risulta essere la costruzione degli arsenali che avveniva in tutte le grandi città navali nel Duecento, ma gli unici a restare ben conservati sono i Drassanes.

Nel Trecento subirono modifiche in quanto furono ampliati e inclinati per rendere molto più semplice l'entrata in mare ai vascelli. In seguito, gli arsenali furono usati dell'esercito per le esercitazioni e per produrre l'artiglieria. Dall'esercito passò nelle mani delle autorità civili che fondarono un museo navale che nel 1987 venne restaurato e migliorato inserendo anche audioguide in lingua e volantini. Nella prima sala ci sono 7 sculture in legno (mascarones) che decoravano la poppa dei vascelli e richiamavano l'usanza di dipingere alle prue delle navi gli occhi, intesi come guide e protettori della nave verso le intemperie. Nella seconda sala c'erano i dipinti che rappresentavano la dilatazione della Catalogna, sul Mediterraneo; da qui si va verso il centro degli arsenali.

La terza e quarta sala ospitano mostre temporanee; nella quinta e sesta ci sono velieri usati come imbarcazioni private o per la pesca ed alcuni oggetti. Nella zona successiva c'era l'esposizione delle tecniche usate per la fabbricazione dei vascelli e al centro è deposto un peschereccio brasiliano. Di seguito si può osservare una pergamena con rappresentate le antiche carte navali con ogni tipo di riferimento e caratterizza il mondo noto in quel periodo, tale ambiente era chiamato La Imatge del Món (L'Immagine del Mondo). Dopo la dimostrazione di vari galeoni, si arriva al lungomare di Barcellona con alcuni modelli di immagini che riproducono l'ambiente del periodo, ma ci sono anche dei video che spiegano più precisamente la sua storia.

Inoltre c'è una sala adibita con modelli di navi a vapore, carte nautiche, fino ad arrivare all'ultima sezione composta da una riproposizione reale della nave ammiraglia di Don Juan d'Austria. Su questo vascello, dalle sfarzose decorazioni, è possibile ascoltare la registrazione che racconta le orribili condizioni nelle quali l'equipaggio era tenuto in schiavitù per permettere alla nave di navigare. Da questo punto si giunge ad uno dei velieri del XIX secolo, alla ricostruzione del ponte di un transatlantico e infine alla visita per mezzo di un sottomarino. 

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